lunedì 1 novembre 2010

Il Paradiso di Manfredi

Mi sono bastati due giorni per cambiare (in positivo) idea sul Brunello di Montalcino (non che prima non mi piacesse, solo che stava messo in un tal modo, nella mia classifica; adesso quella classifica è tutta scombinata) e sull’accessibilità/ospitalità di certe zone/elite della viticultura toscana. La verità è che il meglio (anche umanamente) devi sempre andartelo a cercare. Uno dei momenti topici si consumò salendo al Paradiso (che già dice tutto) di Manfredi, piccola grande azienda a conduzione familiare; persone che amano la terra e nel rispettarla (chimica zero, passione parecchia) ne traggono i frutti migliori (“non siamo bravi, siamo fortunati” ripetono; sono bravissimi ad accompagnare la fortuna, come minimo): vini naturali, vivi, belli, sani, puliti, sorprendenti, che trovano nel tempo (di un bicchiere, di una cena, ma anche di qualche anno d’attesa) l’alleato migliore. Lascio alla critica specializzata l’onore delle recensioni e al sito dell’azienda ogni dettaglio utile. A me il piacere di pubblicare una foto che per prassi dovrebbe essere di etichette, vigne, cantine, e invece è di famiglia, perché mi sembra quella che più li rappresenta. A voi, il caloroso consiglio di una prossima bottiglia. Anche per scoprire se ho ragione.


Nessun commento:

Posta un commento