venerdì 11 marzo 2011

Libreria

Una signora entra nella libreria dove lavoro e si affida ai miei consigli, dichiarando due sole priorità: vuole un romanzo originale e che tratti di sentimenti forti. Guardiamo insieme le copertine, apriamo i volumi, parliamo, cerco di capire ciò che le piace e individuo il libro che fa per lei. Mi sembra convinta, mi ringrazia, il mio aiuto è stato prezioso. La lascio in pace, continuo le mie faccende e la intravedo mentre inforca gli occhiali, legge qualche riga, sorride. L’ho conquistata. Poi si rigira il volume tra le mani, ne cerca il prezzo, lo individua. Si gela. Ci pensa qualche istante. Poi, con un po’ d’imbarazzo, ripone il libro al suo posto e se ne va a testa bassa, sconfitta, senza comprare niente. Non è abituata a rinunciare a un romanzo perché costa troppo. Neanche io ero abituato a vedere scene simili, ma capitano sempre più spesso.

1 commento:

  1. è triste, ma i libri dovrebbero avere un prezzo politico... oltre i 10-15 euro (15 se proprio sono extralusso e di 500 pagine) sono out anche per me.

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